I banchieri si suicidano in massa, cosa c’è dietro? Dall’inizio dell’anno i banchieri morti suicida sono ben 14, un numero che fa impressione. Il 26 gennaio si uccide William Broeksmit, un alto dirigente della Deutsche Bank, poco dopo Mike Duecker ex della Federal Reserve. Il 7 febbraio tocca a Richard Talley, banchiere americano.
E poi è la volta di Tim Dickenson, dirigente nel settore comunicazioni alla Swiss RE AG, James Stuart Jr della National Bank of Commerce, un agente della Vertical Group Edmund Reilly. Il maggior numero di suicidi sono quelli dei dirigenti della JP Morgan: Ryan Henry Crane si butta giù dal grattacielo a solo 37 anni , Kenneth Bellando, Josen Giampapa, Li Junjie , Jason Alan Salais, tutti giovani dirigenti.
Alcuni quotidiani dicono che questi suicidi avvengono in vista di una nuova, colossale, crisi finanziaria, altri imputano i suicidi allo stress da super lavoro. Quale sarà la verità?
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